- Home
- Edizione 2012
- 14 Maggio
- 15 Maggio
- 16 Maggio
- 17 Maggio
- 18 Maggio
- 19 Maggio
- 20 Maggio
- Edizioni precedenti
- Contatti
CIRCUS DREAM
Classe 1A Scuola Primaria S.F. Cabrini
Classe 4B Liceo Statale Maffeo Vegio
E’ notte. Sotto un cielo stellato, illuminato dalla luce della luna, in un grande letto dormono tanti bambini, mentre una voce misteriosa racconta la storia di una chitarra che canta al mondo, alla notte, al bisogno di sognare. Sulla scia della scena felliniana con cui inizia lo splendido film I clowns, un soffio di vento spazza via il letto e immerge bambini e ragazzi in un fantastico sogno. Sullo sfondo si profila la figura di un banditore che annuncia l’arrivo del circo con le più divertenti attrazioni. Il palcoscenico viene inondato dai suoni della parata dei circensi che si schierano pronti a stupire gli spettatori con i loro numeri eccezionali. Dai clowns alle danzatrici, dagli acrobati ai giocolieri e ai maghi accompagnati da musiche inedite suonate in scena si apre allo spettatore la visione di un sogno speciale: il circo non è altro che lo scorrere della vita giocata tra acrobazie per vincere le difficoltà, passi leggeri per danzare sul filo dell’esistenza che richiede equilibrio, concentrazione, serenità, clowenerie che diventa capacità di ridere anche nelle situazioni più dure, anche nei momenti di crisi interiore profonda, giocoleria per vincere la sorte e saltare gli ostacoli e la magia, per far apparire bello e desiderabile ciò che opprime e spaventa. Un percorso di gioco, nello stesso tempo una riflessione profonda sul valore di uno spettacolo che nasce dall’unicità della stessa scelta di vita: una vita nomade, lontana da ogni sicurezza, una vita che porta alla ribalta abilità incredibili, capacità di far risuonare una volta di tela delle risate più sincere, una vita che spesso fa diventare grandi e irraggiungibili persone segnate da diversità e sofferenza. Così come si racconta nel corto cinematografico Il circo della farfalla, che è stato il punto di partenza per il cammino intrapreso: una grande lezione di vita che si è calata nel quotidiano di ciascuno, bambino o ragazzo, che ha trovato in Will (il protagonista del Circo della farfalla) e nella frase emblematica “più grande è la lotta più glorioso è il mondo” l’esempio da imitare, il modello da seguire. Il laboratorio teatrale ha voluto mettere in risalto le abilità scelte dai bambini e dai ragazzi affiancando al lavoro di espressione corporea momenti di giochi musicali: ogni scena ha una sua colonna sonora suonata dai giovani attori. All’inizio è suono di voci che raccontano la notte e i suoi sospiri, poi canaline da elettricisti che ruotano spirando soffi di vento. Quindi strumenti a percussione che suonati, sfregati, vibrati rinforzano le azioni, preparano suspense, accompagnano danze eteree, esplodono in brevi sequenze di trionfo. Il ritmo è il filo conduttore del sogno, ritmo di corpi, di pochi oggetti scenici, di parole che in forma di brevi filastrocche costruiscono momenti di narrazione assolutamente essenziali. “Arriva il circo, arriva una ventata di libertà, eccezionale, straordinario un equilibrista cammina sul filo, una danzatrice vola su una palla, i clown più divertenti vi aspettano.Venite gente, venite”.
Classe 1A Scuola Primaria S.F. Cabrini
Classe 4B Liceo Statale Maffeo Vegio
E’ notte. Sotto un cielo stellato, illuminato dalla luce della luna, in un grande letto dormono tanti bambini, mentre una voce misteriosa racconta la storia di una chitarra che canta al mondo, alla notte, al bisogno di sognare. Sulla scia della scena felliniana con cui inizia lo splendido film I clowns, un soffio di vento spazza via il letto e immerge bambini e ragazzi in un fantastico sogno. Sullo sfondo si profila la figura di un banditore che annuncia l’arrivo del circo con le più divertenti attrazioni. Il palcoscenico viene inondato dai suoni della parata dei circensi che si schierano pronti a stupire gli spettatori con i loro numeri eccezionali. Dai clowns alle danzatrici, dagli acrobati ai giocolieri e ai maghi accompagnati da musiche inedite suonate in scena si apre allo spettatore la visione di un sogno speciale: il circo non è altro che lo scorrere della vita giocata tra acrobazie per vincere le difficoltà, passi leggeri per danzare sul filo dell’esistenza che richiede equilibrio, concentrazione, serenità, clowenerie che diventa capacità di ridere anche nelle situazioni più dure, anche nei momenti di crisi interiore profonda, giocoleria per vincere la sorte e saltare gli ostacoli e la magia, per far apparire bello e desiderabile ciò che opprime e spaventa. Un percorso di gioco, nello stesso tempo una riflessione profonda sul valore di uno spettacolo che nasce dall’unicità della stessa scelta di vita: una vita nomade, lontana da ogni sicurezza, una vita che porta alla ribalta abilità incredibili, capacità di far risuonare una volta di tela delle risate più sincere, una vita che spesso fa diventare grandi e irraggiungibili persone segnate da diversità e sofferenza. Così come si racconta nel corto cinematografico Il circo della farfalla, che è stato il punto di partenza per il cammino intrapreso: una grande lezione di vita che si è calata nel quotidiano di ciascuno, bambino o ragazzo, che ha trovato in Will (il protagonista del Circo della farfalla) e nella frase emblematica “più grande è la lotta più glorioso è il mondo” l’esempio da imitare, il modello da seguire. Il laboratorio teatrale ha voluto mettere in risalto le abilità scelte dai bambini e dai ragazzi affiancando al lavoro di espressione corporea momenti di giochi musicali: ogni scena ha una sua colonna sonora suonata dai giovani attori. All’inizio è suono di voci che raccontano la notte e i suoi sospiri, poi canaline da elettricisti che ruotano spirando soffi di vento. Quindi strumenti a percussione che suonati, sfregati, vibrati rinforzano le azioni, preparano suspense, accompagnano danze eteree, esplodono in brevi sequenze di trionfo. Il ritmo è il filo conduttore del sogno, ritmo di corpi, di pochi oggetti scenici, di parole che in forma di brevi filastrocche costruiscono momenti di narrazione assolutamente essenziali. “Arriva il circo, arriva una ventata di libertà, eccezionale, straordinario un equilibrista cammina sul filo, una danzatrice vola su una palla, i clown più divertenti vi aspettano.Venite gente, venite”.