- Home
- Edizione 2012
- 14 Maggio
- 15 Maggio
- 16 Maggio
- 17 Maggio
- 18 Maggio
- 19 Maggio
- 20 Maggio
- Edizioni precedenti
- Contatti
UNA DISCARICA…TANTE CITTÀ
Classe 4 B Scuola Primaria Don Gnocchi
Un gruppo di ragazzini vive ai margini di una discarica: passa il tempo mangiucchiando qualche residuo, recuperando oggetti, giocando. è così che uno di loro, inciampando tra i rifiuti, trova un oggetto particolare che dà il via ad un “nuovo” gioco con le caratteristiche del sogno.
E' il gioco di Marco Polo, che con la sua fantasia, i suoi gesti e qualche incerta parola riesce a trasferire al suo Khan le immagini di città lontanissime, strane perché sconosciute. Ogni città esprime una maniera diversa di vivere, un differente modo di pensare. Italo Calvino con le parole del suo libro “Le città invisibili” offre il supporto di un testo importante, ma solo all’apparenza difficile. Anzi, permettendo più di un’interpretazione, stimola nuove costruzioni fantastiche che inducono ad utilizzare ogni volta una mente “altra” e facilitano quel gioco creativo che ha permesso l’elaborazione diretta dello spettacolo da parte dei suoi piccoli protagonisti.
Classe 4 B Scuola Primaria Don Gnocchi
Un gruppo di ragazzini vive ai margini di una discarica: passa il tempo mangiucchiando qualche residuo, recuperando oggetti, giocando. è così che uno di loro, inciampando tra i rifiuti, trova un oggetto particolare che dà il via ad un “nuovo” gioco con le caratteristiche del sogno.
E' il gioco di Marco Polo, che con la sua fantasia, i suoi gesti e qualche incerta parola riesce a trasferire al suo Khan le immagini di città lontanissime, strane perché sconosciute. Ogni città esprime una maniera diversa di vivere, un differente modo di pensare. Italo Calvino con le parole del suo libro “Le città invisibili” offre il supporto di un testo importante, ma solo all’apparenza difficile. Anzi, permettendo più di un’interpretazione, stimola nuove costruzioni fantastiche che inducono ad utilizzare ogni volta una mente “altra” e facilitano quel gioco creativo che ha permesso l’elaborazione diretta dello spettacolo da parte dei suoi piccoli protagonisti.