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DIVERSO … A CHI? DIVERSO SARÀ LEI!!!
Classe 5A Scuola Primaria S.F. Cabrini
"Sono salito sulla cattedra per ricordare a me stesso che dobbiamo guardare le cose sempre da angolazioni diverse" (Robin Williams in "L'attimo fuggente" di Peter Weir.)
Il Cane ha trascorso un'infanzia molto triste. Alla sua nascita, tentano di farlo affogare in un secchio di acqua gelida, perché è troppo brutto e nessuno lo vorrebbe, ma lui si salva e, dopo varie peripezie, un giorno viene catturato e portato al canile, insieme ad altri cani. Lì, dopo tre giorni di permanenza, se i padroni dei cani non verranno a prenderli, essi verranno uccisi. Il Cane, però, ha fortuna: proprio il terzo giorno arriva al canile una bambina. E’ furiosa e vuole a tutti i costi un cane. Tra tutti quelli presenti nel canile che le vengono proposti, sceglie proprio Il Cane. Da questo incontro tra un cane malconcio e una bambina viziata e incontentabile si sviluppa un viaggio di condivisione e di conoscenza che porterà l’ insopportabile bambina ad incontrare personaggi di ogni genere: creature fantastiche quali lo spiolo, l’indigeno Osvaldo e molti altri prodigi naturali che forse sono solo un’invenzione fantastica, un gioco linguistico, una «personificazione», l'irruzione di un personaggio straordinario in un contesto banale, il capovolgimento della norma, ma pure personaggi in carne e ossa, con i loro problemi e le loro difficoltà quotidiane. E’ così che avviene l’incontro con i bimbi vittime dirette e indirette della guerra, con quelli affittati dai genitori a padroni senza scrupoli e sfruttati in lavori duri e faticosi , con altri costretti dalla vita a non potersi muovere o correre . Con i diversi, in qualche modo alieni, insomma, con quelli vicini a lei e con quelli lontani, di questo o di altri mondi, veri o presunti. Entrare in relazione con altri per la bambina significherà entrare in contatto con altre identità, con altri "diversi" da lei. E attraverso l’incontro e la conoscenza, oltre a sviluppare maggiore coscienza della propria identità, potrà imparare a diventare più consapevole dell'alterità riconosciuta, non più solo spaventata o minacciata per la presenza del "diverso". Anche quando l’incontro con l’altro porta ad uno scontro, imparerà a percepire la “differenza” non come un limite alla comunicazione, ma comeuna “risorsa”.E la sua educazione diventerà scoperta e affermazione della propria identità e, contemporaneamente, valorizzazione delle differenze. Perché la diversità è l’opportunitàdi guardare il mondo, le cose quotidiane, da un altro punto di vista. In questo viaggio alla scoperta di sé e degli altri la Bambina comincerà a maturare una conoscenza che è fatta di incontri e parole, scontri a volte, per arrivare alla fine all’accettazione della sua unicità e della sua diversità che la porterà ad accettare l’unicità e la diversità degli altri e a far proprie le parole di Alice, una ragazzina toscana morta non ancora tredicenne ''misteriosamente fuggita in Paradiso, dal suo posto di lavoro, come un eroe in battaglia''. Una malattia congenita le impediva di camminare, ma non di vivere con intensità e gioia i suoi affetti, il gioco, la scuola, le cose normali che condivideva con i suoi tantissimi amici. Io e te siamo stati creati diversamente. Io ho i miei difetti tu i tuoi difetti, io le mie idee tu le tue idee. Non è colpa tua se hai un carattere che a me non piace! Non puoi cambiarlo ed io non posso cambiare il mio! Impariamo allora ad accettarci a vicenda senza discutere su ogni cosa su cui non siamo d'accordo perché non c'è niente da fare: tu accetti il mio essere ed io il tuo oppure l'odio continuerà a sfasciare ferocemente la nostra umanità. (Alice Sturiale, 1994, 10 anni)
Classe 5A Scuola Primaria S.F. Cabrini
"Sono salito sulla cattedra per ricordare a me stesso che dobbiamo guardare le cose sempre da angolazioni diverse" (Robin Williams in "L'attimo fuggente" di Peter Weir.)
Il Cane ha trascorso un'infanzia molto triste. Alla sua nascita, tentano di farlo affogare in un secchio di acqua gelida, perché è troppo brutto e nessuno lo vorrebbe, ma lui si salva e, dopo varie peripezie, un giorno viene catturato e portato al canile, insieme ad altri cani. Lì, dopo tre giorni di permanenza, se i padroni dei cani non verranno a prenderli, essi verranno uccisi. Il Cane, però, ha fortuna: proprio il terzo giorno arriva al canile una bambina. E’ furiosa e vuole a tutti i costi un cane. Tra tutti quelli presenti nel canile che le vengono proposti, sceglie proprio Il Cane. Da questo incontro tra un cane malconcio e una bambina viziata e incontentabile si sviluppa un viaggio di condivisione e di conoscenza che porterà l’ insopportabile bambina ad incontrare personaggi di ogni genere: creature fantastiche quali lo spiolo, l’indigeno Osvaldo e molti altri prodigi naturali che forse sono solo un’invenzione fantastica, un gioco linguistico, una «personificazione», l'irruzione di un personaggio straordinario in un contesto banale, il capovolgimento della norma, ma pure personaggi in carne e ossa, con i loro problemi e le loro difficoltà quotidiane. E’ così che avviene l’incontro con i bimbi vittime dirette e indirette della guerra, con quelli affittati dai genitori a padroni senza scrupoli e sfruttati in lavori duri e faticosi , con altri costretti dalla vita a non potersi muovere o correre . Con i diversi, in qualche modo alieni, insomma, con quelli vicini a lei e con quelli lontani, di questo o di altri mondi, veri o presunti. Entrare in relazione con altri per la bambina significherà entrare in contatto con altre identità, con altri "diversi" da lei. E attraverso l’incontro e la conoscenza, oltre a sviluppare maggiore coscienza della propria identità, potrà imparare a diventare più consapevole dell'alterità riconosciuta, non più solo spaventata o minacciata per la presenza del "diverso". Anche quando l’incontro con l’altro porta ad uno scontro, imparerà a percepire la “differenza” non come un limite alla comunicazione, ma comeuna “risorsa”.E la sua educazione diventerà scoperta e affermazione della propria identità e, contemporaneamente, valorizzazione delle differenze. Perché la diversità è l’opportunitàdi guardare il mondo, le cose quotidiane, da un altro punto di vista. In questo viaggio alla scoperta di sé e degli altri la Bambina comincerà a maturare una conoscenza che è fatta di incontri e parole, scontri a volte, per arrivare alla fine all’accettazione della sua unicità e della sua diversità che la porterà ad accettare l’unicità e la diversità degli altri e a far proprie le parole di Alice, una ragazzina toscana morta non ancora tredicenne ''misteriosamente fuggita in Paradiso, dal suo posto di lavoro, come un eroe in battaglia''. Una malattia congenita le impediva di camminare, ma non di vivere con intensità e gioia i suoi affetti, il gioco, la scuola, le cose normali che condivideva con i suoi tantissimi amici. Io e te siamo stati creati diversamente. Io ho i miei difetti tu i tuoi difetti, io le mie idee tu le tue idee. Non è colpa tua se hai un carattere che a me non piace! Non puoi cambiarlo ed io non posso cambiare il mio! Impariamo allora ad accettarci a vicenda senza discutere su ogni cosa su cui non siamo d'accordo perché non c'è niente da fare: tu accetti il mio essere ed io il tuo oppure l'odio continuerà a sfasciare ferocemente la nostra umanità. (Alice Sturiale, 1994, 10 anni)